LOCALITÀ Portofino
PROFONDITÀ MINIMA 48 mt.
PROFONDITÀ MASSIMA 60 mt.
PROFONDITÀ MEDIA 54 mt.
VISIBILITÀ discreta
CORRENTE debole
MISCELA CONSIGLIATA trimix 18/45
Genova
Il Genova era una nave da carico costruita nel 1904 in Inghilterra.
Fu affondata il 27 Luglio 1917 davanti alla baia di Paraggi da un sommergibile tedesco che lo colpì con dei siluri nel lato sx della prua, mentre trasportava da Genova a La Spezia materiale bellico.
Fortunatamente ci fu solo una vittima, un marinaio che si trovava vicino al luogo dove si verificò l’esplosione. La nave affondò nell’arco di 8 ore .
Il carico fu recuperato tra le due guerre ma purtroppo durante queste operazioni un palombaro perse la vita.
La nave misura 103,75 metri di lunghezza per 14.63 metri di larghezza con una stazza lorda di 3.486 tonnellate, due caldaie ed una elica.
Il relitto giace in assetto di navigazione su un fondale di circa 60 metri davanti al porto di Portofino, con la prua rivolta verso est ed è integro in tutta la sua lunghezza, con i tre castelli che salgono sino a circa 48 metri di profondità.
La visibilità è molto variabile a causa delle correnti di fondo che attraversano questa parte del golfo.
La prua è molto suggestiva e imponente, al suo interno si intravede ciò che rimane degli alloggi dell’equipaggio.
Alla profondità di 54 mt. dalla stiva di prua, che ha due grosse aperture, si arriva alle strutture del cassero, la zona più danneggiata. A poppa del fumaiolo di cui è rimasto un moncone è possibile vedere attraverso uno squarcio le due grosse caldaie.
Oltre la sala macchine incontriamo le gru di carico in mezzo alle due aperture della stiva di poppa, all’interno della quale giace un’imponente elica mimetizzata nel fango.
Lungo lo scafo si incontrano i numerosi oblò che giungono fino alla poppa dove si possono ammirare il gigantesco timone e l’elica ricoperta dal fango a livello dell’asse.
Fu affondata il 27 Luglio 1917 davanti alla baia di Paraggi da un sommergibile tedesco che lo colpì con dei siluri nel lato sx della prua, mentre trasportava da Genova a La Spezia materiale bellico.
Fortunatamente ci fu solo una vittima, un marinaio che si trovava vicino al luogo dove si verificò l’esplosione. La nave affondò nell’arco di 8 ore .
Il carico fu recuperato tra le due guerre ma purtroppo durante queste operazioni un palombaro perse la vita.
La nave misura 103,75 metri di lunghezza per 14.63 metri di larghezza con una stazza lorda di 3.486 tonnellate, due caldaie ed una elica.
Il relitto giace in assetto di navigazione su un fondale di circa 60 metri davanti al porto di Portofino, con la prua rivolta verso est ed è integro in tutta la sua lunghezza, con i tre castelli che salgono sino a circa 48 metri di profondità.
La visibilità è molto variabile a causa delle correnti di fondo che attraversano questa parte del golfo.
La prua è molto suggestiva e imponente, al suo interno si intravede ciò che rimane degli alloggi dell’equipaggio.
Alla profondità di 54 mt. dalla stiva di prua, che ha due grosse aperture, si arriva alle strutture del cassero, la zona più danneggiata. A poppa del fumaiolo di cui è rimasto un moncone è possibile vedere attraverso uno squarcio le due grosse caldaie.
Oltre la sala macchine incontriamo le gru di carico in mezzo alle due aperture della stiva di poppa, all’interno della quale giace un’imponente elica mimetizzata nel fango.
Lungo lo scafo si incontrano i numerosi oblò che giungono fino alla poppa dove si possono ammirare il gigantesco timone e l’elica ricoperta dal fango a livello dell’asse.