Targa Gonzatti

Immergiti nella storia: immergiti nell’eredità di Gonzatti

La targa Gonzatti è un sito di immersioni affascinante e storicamente significativo. Questo sito prende il nome da una targa di marmo un tempo cementata nella roccia in memoria di Dario Gonzatti, un vero pioniere delle immersioni subacquee che perse la vita nel 1947. Sebbene la targa sia stata spazzata via dal mare durante la violenta tempesta del 2018, il sito porta ancora la sua eredità sotto la superficie.

Oggi, questa suggestiva immersione offre più della semplice storia: è un viaggio attraverso pareti ricoperte di corallo, passaggi nascosti e formazioni rocciose pattugliate da cernie brune e dentici. Con due opzioni di percorso, una che raggiunge i 40 metri, l’altra ideale per i principianti, è un’esperienza emozionante e memorabile per subacquei di tutti i livelli. 

🔴PERCORSO ROSSO (fino a -40 m)

DISCESA

  • Eseguito un check pre immersione saremo pronti per scendere. Visto che la boa è abbastanza distante dal Promontorio, se la visibilità è ottima potremo scendere seguendo visivamente la catena, se invece fosse scarsa sarà decisamente più sicuro scendere in parete e prendere un punto di riferimento a -6 m per il ritorno.

ANDATA

  • Arrivati alla profondità di -22 m vicino al corpo morto della boa, pinneggeremo con la parete alla nostra sx fino ad incontrare una parete ricca di corallo che raggiunge i -40 m.
  • Seguendo il suo andamento a -36 m si aprirà l’ingresso di un ampio passaggio il cui soffitto è ricoperto da tantissime madrepore gialle (leptopsammia pruvoti).
  • Negli anfratti potremo scorgere le antenne delle aragoste, delle musdee che amano stare nascoste.
  • Una volta usciti a -30 m continueremo a salire di quota nuotando tra numerosi massi  e le enormi cernie brune che entrano ed escono dalle loro tane.
  • Continuando verso EST parete a sx arriveremo accanto al corpo morto della boa dello SCOGLIO DEL RAVIOLO a -17 m

RITORNO

  • È giunto il momento di tornare verso la barca.
  • Seguiremo l’andamento della parete tenendola alla nostra dx, pinneggiando tra banchi di corvine, saraghi, castagnole e anche 2 branzini soliti nuotare nei primi metri d’acqua.

RISALITA

  • Rivedendo i grossi massi da dove eravamo scesi in precedenza ci fermeremo per la nostra sosta di 3 mn a -5 m.
  • Se non vediamo la catena usciremo in tutta sicurezza accanto alla parete.

PERCORSO VERDE (fino a -18 m)

  • Eseguito un check pre immersione saremo pronti per scendere. Visto che la boa è abbastanza distante dal Promontorio, se la visibilità è ottima potremo scendere seguendo visivamente la catena, se invece fosse scarsa sarà decisamente più sicuro scendere in parete e prendere un punto di riferimento a -6 m per il ritorno.
  • Arrivati a -18 m con la parete alla nostra sx e lasciato alle nostre spalle i grossi massi, pinneggeremo sul pianoro zigzagando tra i numerosi scogli disposti lungo tutto il percorso dove le enormi cernie brune entrano ed escono dalle loro tane.
  • Continuando verso EST parete a sx arriveremo accanto al corpo morto della boa dello SCOGLIO DEL RAVIOLO a -17 m, dove un banco di dentici nuota intorno alla catena.

RITORNO

  • È arrivata l’ora di tornare verso la barca.
  • Seguiremo l’andamento della parete tenendola alla nostra dx, pinneggiando tra banchi di corvine, saraghi, castagnole e anche 2 branzini soliti nuotare nei primi metri d’acqua.

RISALITA

  • Rivedendo i grossi massi dove eravamo scesi in precedenza ci fermeremo per la nostra sosta di 3 miin a -5 m. Se non vediamo la catena usciremo in tutta sicurezza accanto alla parete.

Immergiti nel sito della Targa Gonzatti con Diving Group Portofino.

  • Posizione: Amp di Portofino
  • Accesso: immersione dalla barca
  • Condizioni migliori: correnti assenti o lievi, visibilità eccellente
  • Profondità: 18 m (percorso verde) | 40 m (percorso rosso)
  • Difficoltà: da principiante ad avanzato

Prenota oggi stesso la tua immersione con noi ed esplora questo sito storico e affascinante!

Cecilia Luconi